L'itinerario si inserisce in un ricco sistema di percorsi e parchi fluviali che circondano la città: il percorso del Crostolo, primo tra i parchi fluviali ad essere realizzato, rappresenta oggi il luogo di svago per eccellenza dei reggiani. Prima di partire, noleggia la tua bicicletta in Stazione Centrale e raggiungi piazza Gioberti, dove ha inizio il nostro itinerario alla scoperta delle delizie estensi. Al termine del percorso ti aspetta una gustosa sorpresa!
Si parte in piazza Gioberti, sede di Palazzo Ducale, dove inizia la Passeggiata Settecentesca, un percorso di circa 7 chilometri che ancora oggi si snoda dal centro storico di Reggio Emilia fino alla Reggia di Rivalta, attraverso il Parco fluviale del torrente Crostolo. La fontana circolare che circonda l'obelisco richiama il gusto degli Este per i giochi d'acqua, presenti alla Reggia Ducale e in molte altre residenze estensi.
Procedendo lungo corso Garibaldi si arriva ad un altro piazzale recentemente riqualificato: Piazza Roversi, che ospita la settecentesca Chiesa del Cristo. Lo specchio d'acqua collocato di fronte alla chiesa ricorda l'alveo del torrente Crostolo che qui vi transitava, prima che fosse deviato al di fuori dalle mura cittadine. La stessa Basilica della Ghiara, situata lungo il corso, deve il suo nome alla gièra, la ghiaia che si trovava sull'alveo del torrente.
L'incrocio di Porta Castello collega la passeggiata settecentesca con il più importante viale alberato della città: viale Umberto I. Anche qui, l'elemento dell'acqua ci accompagna lungo il percorso, dalla forma serpentina di Corso Garibaldi, alle due fontane monumentali del viale, fino alle vasche della Reggia di Rivalta. Ancora oggi l'ampio viale è caratterizzato da un'ordinata fila di grandi piante e dai controviali pedonali e ciclabili.
Il percorso prosegue fino al Ponte del Crostolo, dove possiamo ammirare due statue appartenute alla villa Ducale di Rivalta: la statua del torrente Secchia e del fiume Panaro, parte della triade che comprendeva la statua del Crostolo, custodita oggi nella centralissima piazza Prampolini.
Ci immergiamo ora nel principale (e più amato) polmone verde di Reggio Emilia: siamo entrati nel Parco del Crostolo, chiamato comunemente Parco delle Caprette, dalla presenza di alcune caprette tibetane situate all'ingresso del parco. Una piacevole pedalata lungo il fiume cittadino ci condurrà fino alla Villa Ducale di Rivalta, il magnifico palazzo di campagna costruito per ordine del Duca Francesco III su richiesta della principessa francese Carlotta Aglae d'Orléans.
La villa, ispirata alla Reggia di Versailles, aveva pianta ad "U" con un corpo signorile centrale affiancato da ali ai lati. Depredata e in gran parte demolita durante l'occupazione napoleonica, ne resta visibile soltanto una parte, probabilmente quella destinata alla servitù.
Il percorso lungo il torrente Crostolo fiancheggia la Villa ducale di Rivaltella e prosegue fino a Villa d'Este, dove il palazzo e la vasca, nati come ritiro di pesca del Duca Francesco III d'Este, facevano parte del più vasto progetto del Palazzo Ducale di Rivalta e dei suoi giardini. La vasca ovale raccoglieva le acque necessarie al funzionamento delle fontane della Reggia, alle quali era collegata tramite condutture sotterranee tuttora esistenti.
A sua volta la vasca era alimentata dal vicino torrente Crostolo attraverso un canale di collegamento che, originariamente, era anche l'unica via di accesso alla villa, percorribile solo con piccole imbarcazioni. Oggi Villa d'Este è aperta solo con piccole imbarcazioni. Oggi Villa d'Este è aperta solo per matrimoni ed eventi speciali, ma è possibile passeggiare lungo la vasca ovale e godersi un pò di meritato relax all'ombra dei grandi alberi.
Dalla Vasca di Corbelli (Villa d'Este), superato lo stradello delle Melmare, si attraversa la SS63 e, risalendo lungo il Rio della Vasca (sentiero CAI n. 646 D), si arriva al Parco le Ginestre. Proseguendo lungo la strada e il bosco della Cavalla (un'antica strada militare usata per lo spostamento delle truppe) si raggiunge Villa Levi, una delle più singolari ville della campagna reggiana, di gusto spiccatamente neoclassico. Dal 1888 la Villa ospitò Margherita Levi e, per alcuni anni, il suo primo marito, il barone Raimondo Franchetti, è stato l'ultimo dei grandi esploratori italiani in Africa. I suoi trofei di caccia e i reperti dei suoi viaggi sono oggi conservati nel Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.
L'itinerario prosegue costeggiando il muro del cimitero di Coviolo e percorrendo la ciclabile di Via Fratelli Rosselli fino all'altezza del Consorzio Vacche Rosse, un caseificio con spaccio dove è possibile visitare i magazzini di stagionatura e acquistare dell'ottimo Parmigiano Reggiano Km 0. A sinistra del caseificio si trova la settecentesca Villa Gastinelli, chiamata così in onore di un generale dell'esercito trasferitosi a Reggio Emilia dal Piemonte nell'800. Da qui, sempre proseguendo su Via Fratelli Rosselli, ci si riconnette alla ciclabile del torrente Crostolo, in un percorso ad anello che attraversa i parchi fluviali e le più belle ville della provincia reggiana.