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Bobbio Mon Amour, la app per visitare e scoprire Bobbio

Un percorso tra arte, storia, cultura, territorio, cibo, e benessere

Da oggi visitare Bobbio è un'esperienza ancora più dinamica e coinvolgente, grazie alla app Bobbio Mon Amour, una guida digitale alla visita del borgo.

Puoi accedere alle informazioni, effettuare visite con percorsi “liberi” o consigliati, scegliere cosa vedere, dove andare e in quanto tempo. 
Il tuo smartphone o il tuo tablet, si tramutano in uno strumento guida che ti condurrà alla scoperta delle bellezze di Bobbio, grazie anche all’utilizzo della realtà aumentata, della realtà virtuale e della ricostruzione 3D.

Bobbio Mon Amour ti accompagna sia all’interno di musei, chiese, abbazie e castelli, guidandoti nella visita e facendoti scoprire le particolarità di questi siti, sia all’esterno per vicoli, piazze, corsi, alla scoperta dei monumenti di Bobbio.

Utilizzando la app puoi venire a conoscenza degli eventi e manifestazioni in programma, scoprendo anche eventuali modifiche o novità in tempo reale.

Inoltre, è possibile mantenere traccia dei percorsi scelti e condividerli sui tuoi profili social, insieme a notizie, foto e video creati da te.

Puoi scaricare l’applicazione da casa tramite gli store (Play Store o App Store) o interfacciandoti tramite i totem presenti a Bobbio.

Emilia, il sapore della Food Valley Italiana

Visit Emilia è riconosciuta come Food Valley italiana vantando, nelle province di Parma Piacenza e Reggio Emilia, il 30% del totale valore economico italiano di prodotti food DOP e IGP.

L’Emilia è la destinazione del gusto, il territorio in cui si producono tra le migliori eccellenze dell’enogastronomia d’Italia, riconosciute in tutto il mondo, in cui si celebra ogni giorno la cultura del cibo.

L’Emilia, la terra dello slow mix è l’unica in cui assaporare oltre 15 prodotti tipici tradizionali riconosciuti con marchio DOP e IGP. La sola in cui scoprire le produzioni di 266 caseifici di Parmigiano Reggiano e 20 di Grana Padano, e i 132 salumifici dedicati al Prosciutto di Parma, i 13 produttori di Salumi DOP piacentini (la Coppa, la Pancetta e il Salame), i 14 di Salame Felino, i 23 di Culatello di Zibello.  In Emilia si vive e si respira la storia di 26 produttori del Consorzio per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. E si brinda con le preziose bottiglie di 147 cantine di vini DOP. Ci sono, inoltre, 8 ristoranti stellati Michelin, che rendono bene il valore di un’enogastronomia di qualità, che esalta il territorio come protagonista, per farsi conoscere e riconoscere in tutto il pianeta.

In Emilia ci sono i Musei del Cibo, spesso custoditi in castelli antichi, disseminati sulle colline o in splendide aree naturalistiche dedicati ciascuno ad un prodotto principe della gastronomia parmense dalla pasta al pomodoro, dai vini ai salumi.

Infine vi presentiamo una novità nel settore del turismo enogastronomico la Rete di prodotto Emilia Food & Wine Experience: è il filo narrativo ed esperienziale che lega i luoghi, che unisce i produttori e gli attori del turismo enogastronomico del territorio, pronti a coinvolgere i visitatori in originali itinerari nell’anima e nei sapori della Food Valley.

Cammini storici e Vie religiose in Emilia

Dalla Via Francigena alla Via Matildica del Volto Santo, tutti i cammini storici d'Emilia

Seguendo gli antichi passi ed i tracciati di chi ha camminato e vissuto prima di noi tra le meraviglie di Emilia, andiamo alla scoperta del patrimonio storico, naturalistico ed enogastronomico di questa terra.

La Via Matildica del Volto Santo, sulle vette dell'Appennino Reggiano, ripercorre i sentieri dei pellegrini religiosi nelle terre della Gran Contessa Matilde di Canossa.

La Via degli Abati conduceva a Roma i monaci del Borgo medioevale di Bobbio, attraversando l'Appennino Emiliano e le province di Piacenza e Parma.

La Via Francigena, attraversa il cuore dell'Appennino Emiliano e, seguendo la Via Emilia, fa tappa nel centro storico di Piacenza e nella provincia di Parma.

Un'antica deviazione della Via Francigena, la Via di Linari parte da Fidenza (PR) e  attraversando il Passo del Lagastrello (Appennino Parmense),  raggiunge la Toscana.

Scopri tutte le tappe emiliane dei cammini storici: A piedi nell’anima dei Cammini storici di Emilia

Ciak si gira... in Emilia!

Un itinerario nei luoghi dei film narrati da grandi registi

Un viaggio emozionale alla scoperta di Emilia: suggestiva location e set cinematografico di illustri film e pellicole.

Dalle strade brulicanti del centro storico di Parma e Piacenza, dove si snodano le vicende delle celebri produzioni di registi emiliani come Bernardo Bertolucci e Giorgio Leopardi, fino ai quieti paesaggi collinari su cui svettano gli imponenti castelli di Torrechiara e Castell'Arquato, entrambi set di capolavori come Ladyhawke.

Per gli appassionati, sarà magica l'immersione nel Mondo Piccolo di Giovannino Guareschi, testimone delle avventure di Don Camillo e Peppone, e la scoperta dei Borghi medioevali della Bassa, la cui atmosfera evocativa dà vita a personaggi come Luciano Ligabue, il quale omaggia la sua terra con il film "Radiofreccia" ed Antonio Ligabue, il controverso pittore, interpretato da Elio Germano nel film diretto da Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi".

Imperdibili, inoltre, sono le zone di produzione del celebre Parmigiano Reggiano, che si vede protagonista, insieme all'attore Stefano Fresi e lo Chef Massimo Bottura, del recente film “Gli Amigos”, diretto da Paolo Genovese.

Scopri tutte le tappe dell'itinerario dedicato all'Emilia cinematografica: "Ciak, si gira nell'Emilia cinematografica

Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 + 21 e Google Arts & Culture

Arte, musica, cultura del cibo ed artigianato di Parma a portata di click

Parma Capitale italiana della Cultura 2020+21 si svela al mondo grazie all’ambizioso progetto con Google Art & Culture che illustra quattro percorsi tematici legati ad arte, musica, cultura del cibo e artigianato. Sono oltre 17 mila le immagini che includono musei e collezioni e 30 luoghi digitalizzati con Street View della città, presenti sulla piattaforma.  

Parma è stata nominata Capitale italiana della Cultura per il 2020 e 2021, l’arrivo della pandemia ha imposto alla città di ripensare il proprio calendario culturale puntando sulle nuove tecnologie, sulla possibilità di avvicinare un’ampia platea di soggetti interessati attraverso nuovi canali di comunicazione. Diciotto mesi dopo, Parma ha portato a compimento un progetto eccezionale ed è pronta ad aprire le sue porte al mondo grazie al digitale, un mezzo che va oltre i confini geografici, per celebrare il proprio patrimonio.