Il cinquecentesco edificio dell’Ospitale Santo Spirito, già in epoca medievale luogo di sosta per i pellegrini in viaggio verso Roma, ospita nelle sue ampie sale la sede del Museo geologico “G.Cortesi”.
Noto a livello internazionale per conservare l’abbondante fauna fossile dello strato tipo del ”Piacenziano” (terreni di origine marina di età compresa tra 3,5 e 2,5 milioni di anni fa), il museo raccoglie oggi diverse collezioni che permettono di seguire la storia evolutiva del bacino padano, da quando quest’area era completamente occupata dal mare fino alla comparsa dell’uomo.
Tra i reperti spiccano i molluschi fossili locali (oltre un migliaio esposti), ma soprattutto i grandiosi resti di balenottere e delfini rinvenuti sulle pendici calanchive che circondano l’antico borgo medioevale di Castell’Arquato.
La sala centrale del museo è interamente dedicata ai grandi resti di cetacei in cui spicca una raro cranio fossile di balenottera e diversi esemplari di odontoceti.
Nella sala adiacente è esposta una serie di reperti del Quaternario padano, tra cui un cranio di rinoceronte e alcune parti scheletriche di orso.