Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi

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  • Luogo
    Via San Siro, 13 - Piacenza
  • Tipologia
    Musei
  • Rete
    Cultura & Castelli

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Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi

Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937) nasce in una famiglia aristocratica di Piacenza. Dopo aver trascorso la gioventù a Roma, fa ritorno nella città natale e qui inizia a collezionare opere d’arte contemporanea. A spingerlo è in un primo momento il desiderio di adornare il palazzo di famiglia, ma già nel secondo decennio del secolo questa attività è divenuta una vera e propria passione. 
Ricci Oddi frequenta gallerie d’arte e atelier, talvolta stringendo autentiche amicizie con gli artisti – come nel caso di Medardo Rosso o di Francesco Paolo Michetti. Prende a visitare regolarmente mostre d’arte - in particolare la Biennale di Venezia - e si circonda di consiglieri fidati in grado di orientarlo nei suoi acquisti. Attento alla qualità, rifugge dalle novità più estreme: non apprezzerà mai le Avanguardie e rimarrà sempre legato al linguaggio figurative, prediligendo in particolare la pittura di paesaggio. In questo ambito, ama molto la pittura di Antonio Fontanesi, i cui dipinti formano un nucleo nutrito all’interno della collezione.    

Sebbene la sua collezione sia dedicata soprattutto all’arte italiana, Giuseppe Ricci Oddi presta attenzione anche alla scena internazionale.
Il Ritratto di signora di Gustav Klimt databile intorno al 1917 viene acquistato nel 1925 ed oggi è decisamente l’opera più famosa della raccolta. Ma non mancano neppure altri artisti stranieri - da Carl Larsson a Jules Bastien-Lepage - la cui presenza fa fede del gusto sofisticato del collezionista. Tuttavia, oggetto principale della sua raccolta è l’arte italiana contemporanea, documentata da una selezione di opere di altissima qualità, che va dal Romanticismo sino agli anni venti del Novecento. Nel terzo decennio la lista degli artisti rappresentati è ormai divenuta davvero impressionante e include autori quali Tranquillo Cremona, Silvestro Lega, Antonio Mancini, Medardo Rosso, Francesco Paolo Michetti, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Morbelli, Giovanni Boldini, mentre il nuovo secolo è rappresentato, tra gli altri, da Felice Carena, Massimo Campigli, Umberto Boccioni, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Achille Funi, e Carlo Carrà.

Il passo successivo è quello di trasformare la propria raccolta privata galleria aperta al pubblico e donarla alla città. A tal fine Ricci Oddi raggiunge un accordo con il Comune di Piacenza, il quale gli mette a disposizione un’area strategicamente centrale.
E proprio qui, sulle rovine dell’antico convento di San Siro, egli farà costruire a proprie spese la Galleria, affidandone il progetto all’amico architetto Giulio Arata. 
La Galleria apre al pubblico l’11 ottobre 1931; da allora l’importante raccolta di Giuseppe Ricci Oddi continua a essere esposta nel bellissimo edificio di Arata, architettura di eleganza quasi metafisica appositamente creata per ospitarla.

Ultimo aggiornamento 09/03/2022
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