Sospeso su una rupe come un nido d'aquila, il Castello di Gropparello colpisce il visitatore per l'imponente gruppo di torri e per l'imponente complesso, la cui visita offre allo sguardo un susseguirsi di paesaggi ampiamente diversificati. La sobria eleganza delle sue sale medievali, l'imponenza monumentale dei suoi camini, la luce che fa capolino dalle grandi finestre sospese su un selvaggio burrone: tutto questo conferisce all'ambiente l'atmosfera di quello che viene tipicamente immaginato come un "castello medievale".
Oggi esempio chiave di castello guelfo perfettamente conservato, Gropparello è stato costruito su una rupe rocciosa di origine vulcanica, a picco su un'impressionante gola di grande interesse geologico. Il Castello sorse inizialmente sul sito di un precedente fortilizio romano, probabilmente eretto a difesa della strada che conduceva all'antica Velleia. Negli ultimi anni gli studi hanno proposto che il luogo fosse in origine un insediamento celtico, anche per la presenza di un manufatto originale, sull'orlo della rupe, oggi ritenuto un altare in pietra.
L'ingresso alla fortezza era possibile solo attraverso due ponti levatoi, uno per le carrozze (ancora perfettamente funzionante), che veniva abbassato solo per il passaggio di cavalli o carrozze militari, e uno pedonale.
Il castello fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza e si trova sulla Strada del Vino dei Colli Piacentini.
Il Castello di Gropparello dispone di un'antica sala da musica con una grande varietà di strumenti a disposizione dei professionisti che vogliono esercitarsi anche in vacanza.