Autunno in Appennino reggiano

Due giorni tra i colori ed i sapori dell’autunno in Appennino reggiano

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Un itinerario di due giorni, adatto a tutti, per vivere l’autunno: la stagione in cui l’Appennino reggiano si presenta con i suoi colori naturali più intensi, ma anche con prodotti deliziosi come funghi, castagne, tartufo protagonisti di fiere, sagre e menù nei ristoranti locali. 

La bellezza del paesaggio nel periodo del foliage, con le sfumature delle foglie che vanno dal giallo, al rosso al marrone, rendono l’Appennino reggiano un luogo molto frequentato e fotografato in autunno, quando il visitatore può unire giornate trascorse in escursioni e passeggiate, a momenti trascorsi nelle fiere locali, nate per valorizzare e far gustare i prodotti di stagione. 

Sono davvero tanti gli appuntamenti, alcuni ormai storici; l’elenco completo è consultabile sul portale del locale Ufficio IAT.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Food & Wine
  • Target
    Famiglia,Coppia
  • Prima tappa - Monte Ventasso Ventasso Laghi

    La prima tappa del nostro itinerario per ammirare l’autunno e i suoi colori è il lago Calamone, sul monte Ventasso nel Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano. Per arrivare a questo piccolo specchio d’acqua di origine glaciale è necessario arrivare in auto alla stazione turistica di Ventasso Laghi, quota 1300, per poi fare una semplice camminata di 2 km circa fino al lago Calamone.

    I panorami che si possono ammirare durante il foliage, sia arrivando dalla pianura Padana, sia arrivando dai passi che collegano la zona delle valli del Secchia e dell’Enza alla Lunigiana, valgono senz’altro il viaggio, poiché si tratta di un’area con piccoli borghi attorniati da prati e soprattutto da boschi, per la maggior parte di faggio, che colorano tutto il paesaggio. 
    Una volta arrivati al lago, caratterizzato da una piccola isola con una Madonnina in pietra, si vedranno specchiarsi nell’acqua blu tutti i colori del bosco e si potrà anche fare una sosta al Rifugio sulla riva, o gustare un piatto tradizionale una volta tornati a Ventasso Laghi.

  • Seconda tappa - Cerreto Alpi e il suo metato Ventasso

    Risalendo in auto si può raggiungere in meno di mezz’ora, ammirando il paesaggio, il borgo di Cerreto Alpi, in alta val Secchia, sempre nel Comune di Ventasso.
    Qui la tradizione della raccolta della castagna viene tramandata da sempre e ogni anno si accende il metato e si accolgono i visitatori curiosi di vivere qualche ora tra un’escursione guidata nei boschi della vallata, un giro nel borgo e la visita al metato, per vedere tutte le operazioni di essicazione e lavorazione delle castagne, portate avanti da una cooperativa di comunità locale.

    Una volta arrivata la sera, si può alloggiare in zona: nell’antico Mulino di Cerreto Alpi, ad esempio, oppure nella vicina Collagna.

  • Terza tappa - Marola di Carpineti, terra del castagno matildico Carpineti

    Marola è un piccolo borgo dalla storia millenaria, nel Comune di Carpineti

    Qui la coltivazione dell’albero di castagno è nata nel Medioevo grazie ai monaci e alla Contessa Matilde di Canossa; una tradizione ancora viva perché attorno al paese ci sono castagneti secolari. 
    E' il luogo ideale dove trascorrere una giornata d'autunno e da oltre 50 anni, nelle domeniche di ottobre, il paese si anima con la Festa della Castagna: migliaia di visitatori arrivano per trascorrere una giornata di festa e gustare questo frutto autunnale, con l’immancabile calderone al centro della piazza dove si fanno le caldarroste e tante bancarelle di aziende agricole locali. 
    Si può anche partecipare alle attività di raccolta delle castagne organizzata dalla Proloco e andare al metato, il piccolo edificio dove si essicano le castagne. Vengono organizzate inoltre camminate o escursioni guidate e si possono portare i più piccoli a praticare laboratori didattici sul tema del bosco in autunno, o visitare l’Abbazia fondata da Matilde di Canossa oltre mille anni fa.


Ultimo aggiornamento 02/05/2024


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