La mostra si compone di tele, opere ceramiche, carte e objets trouvés.
Il nucleo espositivo offre allo spettatore una panoramica del lavoro dell’artista reggiana incentrata sulla pittura di paesaggio, genere che affonda le radici nella storia dell’arte moderna e, in particolare, in quella “rivoluzione verde ottocentesca” già al centro di una mostra ospitata presso gli spazi della Biblioteca Panizzi nel 2024.